Scendi dall’auto
come portata dal mare,
il tramonto
sembra cingerti le spalle,
la tua pelle
profumo di ambra e salsedine,
sento un brivido
correre sulla pelle
come una pallina di flipper impazzita
tra gli strusci d’estate.
Ti osservo
in silenzio
camminare
mentre sorridi
e mi tendi la mano,
tra il vino e le risate
mi ritrovo
mentre osservo le tue labbra
che vorrei disegnare con un dito.
Mi ritrovo
nella gioia di respirarti per un attimo
lasciare
che un sogno corra sul mare
come bianco puledro.
Emozioni di una sera
mentre la notte prende forma
tornare a casa
finestrino abbassato sul mare
il pensiero di te
sulla mia pelle
sarà dolce dormire
finalmente i demoni si quietano,
non è successo niente
solo che mi sono ritrovato,
il passato in una scatola
da nascondere
nelle soffitte dimenticate.
Guiderei per tutta la notte senza meta
per parlare poi alle rose
in un aurora importante
sospeso tra il desiderio e il sogno.
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