L'Uomo

giovedì 11 agosto 2011

IL POETA

Ai poeti
l'arduo compito
di cantare il male di vivere,
la gioia per una goccia di rugiada,
il brivido di una carezza,
descrivere l'infinito in un bacio.
Prendo carta e penna
mi rimetto in cammino
la luna mi benedice
con il suo sorriso
scolpito nel cielo
che splende nella notte,

una stella si posa sulla spalla
mi racconta un sogno
e cammino cammino,
poi mi fermo
a riposare
tra le emozioni rubate
dei giovani che si amano
nel chiarore della luna;
a riposare
tra i sospiri
degli amori perduti;
a riposare
tra i fiori
che mi racchiudono tra i petali
per farmi dormire.
Barba incolta,
una fontana per svegliarsi
riprendo il cammino
riprendo carta e penna.
Vorrei fermarmi
sotto la tua finestra
lasciare una rosa sul davanzale
stupirti con una poesia.
Cerco di tenerti lontana
ma più lo faccio
più mi avvicino.
Ho voglia di viverti
come ninfea
che si appoggia lieve
xsul greto del fiume.
Mi manchi
In queste sere
quando il sole
fatica ad andare a dormire
quasi volesse
contemplare ancora la tua beltà
e il mare
raccoglie un respiro breve e intenso
di un poeta
che scrivere lettere
senza stancarsi
che veste di emozioni di cuore
un foglio bianco.
Sono qua
tra i sassi del tempo
che ti aspetto
non rimandare ancora
prendi coraggio
lasciati andare
non ho
la ricetta per la felicità
ma vivo di emozioni
lascia che ti accarezzino
per i giorni a venire.

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