L'Uomo

martedì 20 settembre 2011

POESIA D'AMORE

Stanotte ti ho sognato
io e te in viaggio
a guardare lo stesso cielo
a respirare lo stesso tramonto.
Stanotte ti ho sognato
ci prendevamo per mano
sotto la pioggia
ballavamo ai piedi di un arcobaleno
non conoscevamo
la malinconia della quotidianità,
ogni giorno un divenire
come una sinfonia
che nasce dall’incontro di cuori intrepidi,
lenta
poi un divenire in maggiore.
Triste svegliarsi al mattino
senza trovarti
senza respirati
solo l’amaro sapore di un caffè
vestito di silenzio.
Fuori piove
fa freddo
gli alberi si spogliano delicatamente,
fumo una sigaretta
faccio una doccia
provo a non pensarti
non posso chiederti
il coraggio che forse non hai.
Sono stanco di aspettare
tra i respiri della vita
piove sempre più forte,
incontro un arcobaleno
mi fermo ai suoi piedi
folgorato da un raggio di sole,
vedo un fiore
che normalmente
non si vuole vedere,
e’ ora di raccogliere le vele,
fermarsi,
fermarsi
per ricominciare.
Ho atteso troppo il tuo divenire
l’anima si sta spegnendo
lascio che i sogni
portino nuovo fuoco
per destare
l’estro di un poeta malinconico.
Piove
ma non sul cuore
che come farfalla aspetta
tra i petali dei fiori
che il cielo torni a colorarsi di blu
e riprendere il volo
lì da dove si era fermato.
Potrei scrivere addio
le poesie d’amore
sono le più difficili,
potrei scrivere addio
sarei solo banale.

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