L'Uomo

lunedì 9 luglio 2012

LA ROSA APPASSITA


Appoggiato alla luna
in una notte di tempesta
respiravo il profumo di un temporale improvviso,
quando hai bussato all’anima
parole di fretta,  finto di desiderio, poi il silenzio.
Ho atteso con pazienza
che tornassi per donarmi la buonanotte in un sorriso,
poi le stelle nascoste dalle nuvole
mi hanno preparato un  giaciglio
con lenzuola d’arcobaleno.
E’ arrivata l’aurora,                      
ho ripreso la mia strada
ho camminato per i campi assolati
riposando all’ombra dei girasoli,
mi aspettavo qualcosa da te
una semplice carezza di acqua,
ma ancora silenzio.
Ormai per te
sono rosa appassita sul tuo davanzale,
puoi pulire senza problemi,
non profuma più d’amore,
i petali sono scivolati via
rigando di rosso il muro
come la ferita che hai inferto al cuore.
Sono rosa appassita sul tuo davanzale
ma non c’e’ lacrima
sono ancora un seme d’amore sulla terra.

MG©2012

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