Luce di candela
si fa
piccola, ma non si spegne
mentre aspetta il
vento di primavera
da sud per
tornare a splendere
nelle notti di
inverno in un ricordo.
Apri e chiudi le
gambe nervosamente
mentre non sai che
fare,
il giorno si fa
notte, di nuovo giorno
tutto sembra scorrere
lento.
Così ti ho colta sul
mio cammino
come un girasole tra
le pietre,
lungo le strade che
corrono veloci,
così ho sentito la
carezza di amore
che arriva
improvviso.
Ho curato le tue
ali, ci siamo fatti compagnia
ma nulla è
valso ad unire un cammino.
Ho ritrovato un tuo
messaggio, diceva tvb,
per quanto tempo ci
ho creduto veramente
ed è per questo che
ti scrivo ancora
nonostante la mano
faccia fatica
anche se le parole
per te
sono acqua che ti
sfiorano,
basta un colpo di
fazzoletto
e torni asciutta.
Mi sono
destato nelle afose notti di luglio
ed ho
compreso facendomi male all’anima
che tu sei solo fumo
di sigaretta
fragranza di
gelsomino,
passi in
fretta e non lasci niente.
Mi sono
destato nelle afose notti di luglio
mi sono voluto far
male
riprendendo a sognare
oltre il tempo.
In certe sere
uggiose, lontano da casa
me ne resto
buono in sintonia con il pensiero
che a volte si veste
d'autunno
riposa tra la
brace dimenticata in giardino.
So solo scrivere
poesie,
ma ci metto il
cuore, forse troppo poco per te,
so solo vibrare al
canto di un fiore,
forse non è il
massimo per te
ti sto dicendo addio
e non mai troppo
tardi.
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