L'Uomo

domenica 23 dicembre 2012

LA NOTTE DEL POETA


Mi accarezza il viso la campagna toscana,
mentre la nebbia
cerca di nascondere la mia solita malinconia.
Voglio un Natale silenzioso,
con i miei pensieri,
con i miei versi sparsi,
voglio sentire il respiro dell'inverno,
perdermi per poi trovarmi a cavallo di un’onda
inseguendo una nuvola.
Voglio un Natale silenzioso
mentre con la rugiada disegno i tuoi occhi,
aspetto la notte e il gelo di dicembre
per fissarli nell'anima
e portarli con me,
con la gioia di un’emozione che non so scrivere.
A volte vorrei essere goccia di brina
per appoggiarmi lieve sulla tua pelle,
per inventarmi sempre un’emozione nuova
vivendo in sintonia con i respiri del tuo cuore.
La campagna toscana cheta si nasconde,
ormai scorgo solo le luci
di un albero di Natale in mezzo alla campagna,
ho un telefono in mano,
manca solo il coraggio per chiamarti.
Poi penso alla notte
mi corico su di un letto sfatto
mordendo il lenzuolo,
sento ancora addosso il tuo odore
sento ancora il sapore buono delle tue labbra.
Viverti
è cogliere l’essenza di un fiore.
La malinconia mi bacia,
soffia sugli occhi lucidi,
riposo nel silenzio.
Un’improvvisa felicità a volte fa male
per un cuore abituato alla notte.

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