L'Uomo

martedì 26 novembre 2013

UNA GIRANDOLA DI EMOZIONI

SONO SOLO PAROLE

Guardiano del mio tempo, attendo il tuo arrivo,
l'urlo del vento sarà respiro di violino
tra le rose innamorate di novembre.
Nei tuoi occhi il sapore della sera
mentre sorridi al mio essere scemo,
fingo di essere geniale.
Poi ci sono i momenti di silenzio tra noi,
ma non quelli prima di un bacio,
quelli di chi sta finendo gli argomenti,
mentre la pioggia gioca a nascondino con il mio pensiero.
Si fa tardi, ed è ora di andare.
L’auto sotto casa mia,
fermo il respiro appoggiato al lampione della via
penso troppo in fretta, troppo nervosamente,
il respiro di un’emozione vola via presto
sospinto dal vento del destino.
Rimango immobile
tra le coccinelle che cercano riparo per l'inverno che viene.
Io sarò solo e sempre coerente al mio cuore
........ tutto il resto sono solo parole.



POESIA

E’ sempre un piacere
lasciare un fiore sul davanzale dei tuoi pensieri,
anche quando la finestra sul cuore rimane chiusa.
Il mattino sale piano
attraverso in auto l’Appennino,
è come attraversare la mia anima
che cerca colori vivi
in questi giorni di tinte grigie.
E’ sempre un piacere
lasciare un fiore tra i tuoi respiri,
anche se gli occhi dell’anima guardano altrove,
mi accontento di un banale sorriso.
Attraverso in auto l’Appennino,
è come rincorrersi per trovarsi,
mentre i lampioni del cammino
si fanno fiochi
e cerco sempre l’accendino
per accendere la luce.
No
non muore mai l’ardore di vivere
petto in fuori su camicie slacciate aperte anche l’inverno.
No
non muore mai l’ansia di cercare nuove emozioni.
E’ sempre piacere
lasciare una carezza al tuo pensiero,
anche quando non è rivolto a me.
Chiudo gli occhi alla nebbia,
mi accorgo che la poesia è la mia vita
e che la mia vita è poesia.


POSSESSO

Pezzi di vetri infranti, 
sul cuore che sanguina, 
mentre la notte spegne il giorno.
Avevi gli occhi di Cupido
ali di nuvola sulla mia pelle. 
Poi giorno dopo giorno
il tuo sguardo è mutato, 
ora mi ricordi Caronte. 
Sento freddo in queste sere anonime di novembre,
mentre amore sfinisce dietro una semplice parola, 
POSSESSO.
Mi regalavi petali di margherite, piccoli sussulti. 
Ora le tue mani di marmo non accarezzano più il viso,
graffiano l’anima rigando la pelle.
L’uomo si fa bestia il respiro d’amore si fa grugnito,
la danza della passione un movimento senza senso, senza pace. 
Era sera quando cercavo di usare le parole per capire
era sera quando il luccichio di una lama ha messo tacere il mio cuore.
Avevo solo voglia di amare, 
avevo solo voglia di sentirmi rispettata, 
non pensavo che il mio respiro diventasse notte
e si perdesse nell’oblio di Caino che massacra Abele.
Avevo solo voglia di amare e di sentirmi viva,
e’ il male del nostro tempo
si chiama POSSESSO.

L'AUTUNNO CAMBIA PELLE

La vita chiede a volte
strappi che fanno male,
ci sono momenti in cui la via si oscura,
si deve attraversare una galleria,
s’impara a non avere paura.
Respira piano il poeta
per non disturbare il riposo del mattino,
mentre la pioggia scende a tempo di valzer
ritmato dal battito del cuore
che come farfalla muove piano le sue ali.
Finestra sull'inverno imminente
mentre un ricordo vela lo sguardo che si apre all'infinito.
Letto disfatto,
una tv parla a vanvera,
ma lui è oltre questo tempo.
Le montagne stanno cominciando a vestirsi di neve,
non smette ancora di cercarsi,
accarezza dolcemente il viso
che si nasconde dietro una barba incolta
figlia della pigrizia dell’autunno che cambia pelle,
quasi a volersi difendere dall'asperità' del vivere.
E si sente ancora vela
non si stanca di navigare in tempesta,
a volte si riposa, ma e' solo per trovare nuovi colori.
Il poeta nasce combattendo
vive con la pioggia o con il sole,
e quando il cielo dimentica le stelle,
prende un’emozione e la veste di luce. 

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