L'Uomo

sabato 8 febbraio 2014

LA FINESTRA SULLA NOTTE

AMARE E' L'UNICA SALVEZZA 


C'è uno spazio nel tempo
dove le emozioni danzano con i ricordi,
qualcosa fa ombra nello sguardo.  
Sto cercando di muovermi
come il bruco da poco farfalla,
il mio tempo, muovendomi tra l'ipocrisia
e la mancata capacità delle persone di sapere amare.
Finché si è vivi fremendo,
incantandosi nella luce della luna piena,
non si sarà mai sereni;
si starà banalmente irrequieti.
Non vivo sopravvivendo,
vivo vivendo l’attimo.
Dicono sia un dono,
l’arte di vestire
l’essenza del respiro delle cose che ci circonda,
non lo so,
ma a me fa stare bene.
Non mi piacciono i colori scuri,
voglio i colori vivi.
Quando sono giù, ci sono solo io
la mia birra
il mio panama immaginario
un immenso silenzio.
A volte galleggio,
a volte nuoto,
a volte a pancia all’aria mi godo il sole,
a volte mi fermo
allora capisco tante cose.
A volte mi perdo,
ma è così bello sapersi ritrovare poi.
Sono l’uomo senza volto
l’uomo che si fa mare
l’uomo che si fa cielo,
l’uomo che tremante vive.
Fatico questo tempo
che spegne la mente,
Sono uomo sensibile
amare e’ l’unica via di salvezza.

Grazie a Stefano per l'immagine.

OGGI 23 GENNAIO 

Vorrei dormire sui tuoi seni
in questa notte ammalata di solitudine.
Vorrei respirare il senso di un’emozione
sulle cascate della tua anima
che giungono al cuore portandogli nuova vita.
Mentre il cielo si apre a me
m’accorgo di te.
Comprendo che non è poi la stessa cosa,
con o senza di te,
come l’ape che cerca sempre il fiore più fecondo.
Ma ci provo a far finta di niente,
mentre la pelle si fa marmo tra  fredde lenzuola
in un letto dimenticato dalla notte.
Io
non mi arrendo, mai.
Come ogni mattino
preparo il mio astuccio di matite colorate,
senza sapere quale sarà il colore del giorno.
Io
porto dentro il sole
la voglia di scrivere piccole emozioni,
con le  mani tremolanti minate dal dolore continuo.
In silenzio cerco di respirare la tua essenza
fragranza dei campi di lavanda quando si fa giugno.
Prendo la vita sottobraccio,
a volte mi maltratta,
io in fondo non potrei stare senza lei.
Ho lasciato dietro rancori,
persone che hanno dato poco ma chiesto tanto,
un senso latente di abbandono,
ho una goccia di rugiada  tra le mani,
cerco il tuo volto per ornare la tua anima.

ARIE CONTRASTANTI

Quando due anime sensibili si incontrano nasce l'arcobaleno (Testo di Massimo Grilli e Mirella Musicco)

Si percepiscono differenti,
si parlano con il respiro delle stelle,
ma vaghi nell'immenso rimangono,
si sfiorano nel pensiero che si fa cielo.
Perdersi è sogno realtà ingannata nell'anima infante
sono viandanti,
osservano scrutano, annotano,
poi lasciano fare al cuore
nella trappola ardita
non sanno d'essere olocausti di mente malvagia.
La normalità è nel cuore impavido,
che si fa corazza nel giorni vestiti di inverno
e non sa che il sentiero
conduce alla fine dell'essere vivi.



L'INSOSTENIBILE LEGGEREZZA DEI COLORI 

Testo scritto da Massimo Grilli e Mirella Musicco 
Tutti i diritti riservati 

Oggi respiro
domani chissà,
oggi nascondo gli occhi
domani li regalo al cielo
ma non c'è attimo nel mio pensiero
non c'è calore tra le mie braccia che non s'avvolga a te.
Vivo nel respiro della luna
che si intreccia al tuo
sulla pelle resa arida dalla vita.
Prendo e lascio nel medesimo istante
per divenire e essere
per non morire
senza la danza delle tue parole
sino all'alba di luce,
alba del tempo immobile
che riprende lento il suo cammino vestendo i nostri pensieri.
Ci apparteniamo nel profondo
come i battiti al pulsare del cuore
... in eco continuo...
ricerca di pause implose negli istanti ...
Noi gabbiani senza tempo           
 senza meta
rubiamo i pensieri più nascosti ai pescatori del tempo,
noi erranti
nell'afferrare e lasciare
nel medesimo istante ...
per non perdere la rarità di quanto donato...
Poi passa un sussurro di vento  a darci il buongiorno,
in un giorno di luce e di speranza
schiude il battito d'ali
l’insostenibile leggerezza dei colori.


FINESTRA DI FRONTE ALLA NOTTE

Ci sono giorni  
in cui l’ago della bussola del cuore
gira a vuoto, senza indicare la direzione,
come certi giorni d’estate
quando temporali improvvisi
arrivano senza annunciarsi
spegnendo il cielo.
Oggi è uno di quei giorni
che voglio stare spento,
respiro su respiro con l'anima,
a volte vivere costa molta fatica
hai solo bisogno di riposare.
Poi verrà domani
magari avrò un nuovo abito nuovo
magari avrò un altro volto.
Piego le mie ali riposo sullo scoglio del tempo, magari piove,
poi si fa tardi e rimango sulla finestra di fronte alla notte,
mentre il silenzio dell'anima mi racconta di un’altra vita,
i colori non prendono luce dalle stelle
mentre scende piano la nebbia,
trattengo il respiro per non infrangere l'incantesimo.
Rimango sulla finestra di fronte alla notte,
mentre mi lascio andare.
Il panama è lontano
non nasconde qualcosa che nasce dagli occhi.
Mi siedo ai piedi del grande mandorlo,
con lui aspetto la primavera.


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