L'Uomo

giovedì 23 ottobre 2014

RIPOSARE D'AMORE


Vien quasi da dire
“non può piovere per sempre” (cit),
quando girando le strade del mondo
sembra di vagare lungo le vie dell’Ade.
Abbandono la mia botte,
scudo della mia sensibilità
per aprirmi alla vita.
Scruto il cielo annusando l’aria d’autunno,
di fronte a me il mistero della notte.
Quel tratto, quarto di luna,
disegnato leggero nel cielo
che si fa varco
tra la nebbia che nasconde anche il dolore.
Quel tratto, quarto di luna,
pensiero intimo degli angeli,
mano tremolante su una candela accesa per una preghiera.
Salutano i passeri gentili,
si fa giorno
e il mio andare incontro alla vita si fa veloce,
ti tengo per mano
non puoi andar via senza un bacio.
risate leggere che tolgono ruggine al cuore
percosso dalla quotidianita' amara,
singhiozzi delle anime senza amore si perdono lontano nell’Ade dell’oggi.
Mi stringo a te,
quasi avessi paura,
poi ti osservo mentre respiri su di me,
tutto si quieta.
Resto claudicante su questo cammino,
io che non sono superuomo,
qualcuno, stolto cuore rapito dall’arroganza
può anche deridere il mio essere conchiglia di mare,
ma io la notte non sento mai la coscienza urlare.
Torno alla mia botte
portando con me la tua essenza
piuma di luna
che s’adagia sull’anima
dolce la ninna nanna

per un riposare d’amore.

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