L'Uomo

domenica 28 dicembre 2014

IL MIO SALOTTO

Ultimi respiri dell’anno,
il mio salotto non ha luci speciali,
le sedie sono scomode
per le feste non si veste di ipocrisia
Ci lascio un’emozione e vado via.
Spengo il lume dell’anima
appoggiato al comodino del cuore,
ho solo voglia di riposare
ora che riesco a trovare un momento per me.
Io sono cosi,
vado vengo senza avvisare,
ora vado ma poi tornerò.
Faccio fatica a volte
a capire le meccaniche umane,
mi vanno strette,
voglio sempre andare oltre,
voglio vivere a pelle nuda,
ora vado ma poi tornerò.
Scroscia la pioggia sulle finestre aperte al mare,
fragore improvviso che desta il sonno
di due fiori racchiusi in un abbraccio.
D'improvviso il silenzio
solo l'urlo del mare in lontananza.
Ti abbraccio più forte
respiro l'essenza di candele senza profumo,
fiamma consumata dalla notte.
Il mondo è un abulico lontano ricordo assente,
solo la pace di anime nude,
volo a raccogliere le stelle
che la notte ha lasciato sulla spiaggia,
adorneranno i tuoi capelli.
Ti bacio e da lontano nasce il sole.


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