L'Uomo

venerdì 6 febbraio 2015

CAMMINO SCALZO

Troppo spesso mi vestivo di stelle,
mi nascondevo tra le pieghe della notte
per sentire meno il male di vivere;
ora cerco la carezza della luce del primo sospiro di mare
che lieve si desta e abbraccia il profumo del caffè del mattino.
La sabbia non scivola più tra le mani,
ho imparato a chiuderle,
ho imparato a trattenere quello di buono che la vita passa,
ora anche un piccolo dolore passa in silenzio,
non ho più tempo per ascoltarlo.
Cammino scalzo su petali di rose
sul cammino odoroso di vita e di passione,
si incendiano i sensi al tepore della tua pelle.
Tu cammini tagliando gli ultimi respiri della notte,
il mio pensiero leggero si adopera ad accarezzarti le spalle.
Il mondo vive di logiche impazzite,
noi ci chiudiamo nelle nostre emozioni,
le ferite del vivere affannoso si chiudono al sale del nostro amore.
Questa notte busserò alle stelle
sarò  luce dispettosa che trafigge nembi carichi di pioggia,
le parole scivolano leggere
scendono lungo le strade avare di sensazioni vere.
Parlo alla luna senza baciarla,
non voglio perdere il sapore buono delle tue labbra.

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