L'Uomo

domenica 22 marzo 2015

FUMO LEGGERO SULLA MALINCONIA

Fumo leggero sulla malinconia
In questa Primavera timida  che veste ancora il paltò, 
dove le sigarette si perdono nelle tasche, 
come certi pensieri che sono troppo veloci, 
tu rovisti poi nell'anima senza trovarli. 
Ti ritrovi cosi balbettante, 
mentre moscerini fastidiosi  danzano intorno ad una lampadina. 
A volte si fatica a essere al momento giusto nel posto giusto, 
ma e' la vita; 
a volte rimaniamo come Pollicino che non sa più  dove sono le briciole. 
Non vivo mai urlando, ma quasi sottovoce, 
non ho l'abito buono del poeta, 
scrivo parlo e vivo d'amore, 
senza grammatica senza latinorum, 
emozioni come impressioni improvvise, 
non uso una macchina fotografica 
ma semplicemente la matita dell'anima. 
Puoi criticarmi, basta che lo fai con il cuore 
saprò ascoltarti, 
intanto continuo a rimanere nascosto tra le pieghe del mondo 
a osservare ad annusare il destino che si fonde con il tempo,
anche i silenzi hanno il loro perché.
Non può essere per sempre Inverno,
sono pronto a cavalcare ancora un arcobaleno,
spargere petali di emozioni sulle anime del mondo,
ma l’anima vola troppo in fretta
ora stanco riposo tra le tue braccia
luce della mia vita.

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