L'Uomo

sabato 23 maggio 2015

NOIR


L'insopportabile dolore di vivere,
assenza della pioggia solo vento,
cerchi un raggio di sole,
gli occhi sono stanchi della notte.
A volte vorresti accostare
e vomitare tutta l’amarezza che hai dentro,
a volte vorresti accostare
chiudere gli occhi e arrestare la corsa.
Poi entro in te,
rosa tra le orchidee
che dolce accarezzi l’anima
posando la tua mano in petto.
Sta arrivando il temporale
chiudo la finestra fa freddo,
ancora non ho trovato cosa sto cercando
mai lo troverò
ma la ricerca non è mai vana
mi coglie sempre vivo.
Poi ci sei tu
geranio del terrazzo della mia vita,
mi prendo cura di te,
ricomincio a disegnare arcobaleni
hanno il tuo sorriso,
ricomincio a vivere
l’io diventa noi,
tutto il resto non conta.

Nessun commento:

Posta un commento