Sì veste d'autunno questo tempo,
mentre il riccio schiude la castagna
nel bosco sospeso tra l’anima e il cuore.
Cielo incerto che ancora non sa
di quali colori vestirsi
mentre la foglia dimenticata la salsedine,
saluta l'albero e colora il viale dei nostri anni.
Malinconia suadente, danza tribale di tamburi persi nella
savana,
un pensiero si bagna con il respiro del fiume agognato dai
viaggiatori senza tempo.
Ancora poche ore e sarò lì ad accarezzarti,
poche ore vestite d'eterno, con la mezzeria che sembrerà
non avere fine.
Metto gli occhiali, smetto l'esercizio di scribacchiare due
versi,
si aprono le porte di questo albergo dimenticato dalle
cartine,
mi abbraccia l'autunno quasi a consolarmi
metto la mia sporta in spalla
la mia sporta, di colori di sogni
di gioie fuggenti, di speranze mai dome.
La stringo forte e m’incammino
mentre l’autunno respira piano.
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