L'Uomo

domenica 14 maggio 2017

TRA LE RUGHE DEI MARCIAPIEDI



Forse non l’ha ancora capito questa vita,
che io sono margherita tra le rughe dei marciapiedi.
Puoi strapparmi via dalla carezza del sole,
tanto io torno senza stancarmi,
sino all’ultimo respiro.
La gente del mondo ridacchia,
i furbi pensano di essere i più intelligenti,
io mi sento fortunato mentre respiro il cielo
abbracciato alla mia donna.
Non ho mai nascosto il viso
neanche agli schiaffi più ingiusti,
in fondo hanno reso la mia pelle sapiente e forte.
Questo treno va veloce, più dei miei sospiri
aspetto una albero e scendo giù,
farà male ma sarà come nascere di nuovo.
Ho uno zaino, un panama
e una stella alpina per lei che mi insegna l’amore.
Non ho più tempo per gli altri,
qui il tempo stringe e troppi non meritano un sorriso.
Ho lasciato le pagine spiegazzate della mia anima
libere di andare dove la sincerità è pura.
Bastano e avanzano, come questa poesia,
tienila stretta viandante del mondo,

e’ quello che resta di me.

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