L'Uomo

sabato 3 febbraio 2018

DIALOGO TRA UN EDITORE E UN AUTORE


Per sorridere un pò amaro, uno scambio di battute tra un editore in profumo di santità e un autore non proprio alla sua altezza : 

Da Facebook un post di un editore (P.P) :

QUANDO COME CASA EDITRICE INTERROMPIAMO UN CONTRATTO DI EDIZIONE, ASSISTIAMO A CURIOSE REAZIONI, UNA DELLE QUALI E' UNA SONORA ALZATA DI SPALLE, DOVE L'AUTORE SI DICE CONTENTO DI LASCIARE UNA CASA EDITRICE CHE NON CREDE PIU' IN LUI.
NO, CARO AUTORE, QUI TI SBAGLI. NOI ABBIAMO CREDUTO IN TE, PUBBLICANDOTI GRATIS. SEI TU CHE NON HAI CREDUTO IN TE STESSO, NON FACENDOTI VIVO PER ALCUNI MESI SENZA VENDERE UN SOLO VOLUME DEL TUO ROMANZO.
NOI ABBIAMO ASPETTATO CON TUTTA LA PAZIENZA DEL MONDO MENTRE TU ERI OCCUPATO A TRADIRE TE STESSO E IL LIBRO CHE HAI SCRITTO.


La risposta dell'autore :  

Qualcuno mi ha definito una discreta penna, mi ha dato una opportunita' mettendo in chiaro che il mondo della poesia non rende. Alle porte si bussa, si parla, si fa qualche regalo con le copie, una presentazione non si riesce a organizzare, l'unico che si rende disponibile ti chiede un discreto numero di poltrone coperte. Alla fine l'autore e' lo stronzo che rinnega il suo libro. Penso che se qualcuno crede veramente in quello che dice e fa, non si ferma davanti ai muri e non si ritiene un ente benfico. Eppure qualcuno lo aveva sempre scritto che il mondo della poesia era una giungla. Qualcosa non torna. In fondo l'editore e' un mero mercante ben colto. Io personalmente ho dato tutto, il mio editore non lo so. Poi se a qualcuno viene la curiosita' in privato fornisco dettagli, a chi sta per firmare un qualsiasi contratto di edizione sentite sempre chi ne capisce piu' voi. La mia non vuole essere una sterile polemica, a volte le note musicali si devono ascoltare tutte e non tutto quello che luccica e' oro.




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