L'Uomo

mercoledì 16 gennaio 2019

25 DICEMBRE (Poesia per una madre)



L’albero è spento
fuori è festa
e’ Natale.
Un budino,  un saluto
l’ultimo senza saperlo,
era ieri.
La vita ti ha messo davanti un bivio,
l’amore per un figlio
o l’oblio del nulla,
hai scelto senza guardare al mio cuore.
Meglio l’attesa della morte
piuttosto che lottare.
I demoni nella testa non hanno nome,
tormentano, però se vuoi, li puoi sconfiggere.
La volontà è un atto d’amore
un segno di rispetto.
Il sole è strano ma il tempo qui non c'entra,
non ci sei più
giace il corpo
l’anima già libera in volo.
Pensi di aver vinto lasciandoti andare
per rabbia verso una vita 
che secondo te non ti ha mai amata,
forse non hai mai voluto amarla tu. 
Ti sei illusa di vincere lasciandoti andare 
dimenticando cosa vuol dire essere una madre. 
La vita ha voluto così,
Amen.
Prima mio padre,
ora tu
Destino beffardo.
I miei sogni, non hanno mai destato il tuo interesse, 
come le mie passioni, non erano poi così importanti.
Dovevo essere un bravo soldatino, 
obbedire e fare il bravo, 
magari ci scappava anche un momento di fanciullezza.
Quello che fa più male 
e' guardarsi indietro e non avere fotografie felici del passato. 
Ti viene solo da dire
ok adesso basta, 
mentre mi siedo nell'olezzo della morte e lascio la testa vuota.
Il sipario è sceso per sempre,
quello che poteva essere non sarà più.
Ho una nuova famiglia
un amore che accarezza leggero il senso di questi giorni,
un amore per il tempo che verrà
verso ripetuto mille volte
che echeggia come il suono delle campane a festa.
Sono fortunato, anche nel dolore.  

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