L'Uomo

domenica 13 novembre 2011

TI LASCIO AL MARE

La sera
comincia a far freddo
te ne accorgi
dai fiori che si nascondono,
rimangono
i colori nei pensieri.
Cammino
solitario gabbiano
con un alito di mare
che leggero
punge il viso,
mentre
guardo ad oriente
cercando la luna.
Al mattino
comincia a far freddo
te ne accorgi
quando le prime carezze di luce
che filtrano
tra le fessure di persiane dispettose
fanno male.
Silenzioso viandante
nei giorni che compiono
il ciclo,
con quel lento incedere
come lo scandire
di una malinconia latente
che non vuole abbandonare l'anima
e si culla
nei pensieri.
Sono stanco
inciampo nei mie passi
a volte barcollo
a volte
mi ritrovo occhi al cielo.
Vorre che tu fossi qui
a regalarmi
quell'odoroso silenzio d'amore
che aiutassi
queste tremolanti mani
a rovistare nei colori dell'anima
Sono il poeta dell'amore
che si fa beffe delle emozioni
eppure
lo dipingo con i colori più belli,
quelli dei tuoi occhi Amore mio,
lo vivo con la gioia di un bambino
che ancora non sa
quanto sia amaro vivere.
Questo Amore
nascosto
tra le pieghe dei fiori
dimenticati nelle fessure
dei muri
che il tempo segna
con delle profonde cicatrici.
Questo amore
timida stella
per cieli troppi grandi.
Forse
è il tempo di smettere
di fare finta,
lasciare parlare le emozioni.
Ti racchiudo in una conchiglia
e ti lascio al mare
capita magari
che un onda ti riporti da me.

Nessun commento:

Posta un commento