L'Uomo

venerdì 11 maggio 2012

IN COMPAGNIA DI UN GABBIANO


In questo giorno
vagamente poetico,
in cui il cielo stenta ad accendersi
danzo sotto la pioggia.
Chiudo gli occhi,
mi sento leggero.
Sogno
le tue labbra
da baciare
le tue mani
che intrecciate alle mie
disegnano nuvole
scoprendo il sole.
Sogno
la tua presenza lieve
che da un senso a un mattino,
che da un senso a un tramonto,
a un vivere sempre di corsa
che si scopre immenso nei tuoi occhi.
La pioggia scende più forte
apro gli occhi
solo silenzio.
A volte
la solitudine del cuore fa male,
quella solitudine
che accompagna
certi giorni d’autunno.
A volte
penso a una stella
a un giorno che verrà,
mi sento felice
anche se poi
come oggi
mi trovassi ancora qui
ai confini del mare
a sognare
e un gabbiano a farmi compagnia.

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