L'Uomo

domenica 18 agosto 2013

STANCO DI ME

Vorrei restare sospeso nel tempo,
tra una stella e un respiro d'aurora,
il male di vivere urla
come il mare di certi giorni di tempesta.
Restano frammenti di sogni a graffiare l'anima,
per destare uno sguardo
che fatica a cogliere l'essenza del sorriso della luna.
spengo la luce,
spengo le emozioni,
spengo i pensieri,
spengo anche me, che fatico a ritrovarmi
dopo essermi perduto di nuovo.
Al silenzio della notte
affido le mie domande senza risposte,
da una vita che me la faccio,
da una vita so che non avranno mai risposta,
ma so che continueranno a urlare dentro di me.
A volte mi stanco di vivere,
mi stanco di me,
vago come un’anima in pena
lungo i sentieri tortuosi dell’anima.
Sospeso tra cielo e mare
la polvere della strada
a seccarmi le labbra,
basterebbe un bacio
per accorgersi delle ali,
basterebbe un sorriso
per accorgersi della carezza della vita.
Ora mi siedo, chiudo gli occhi
lascio andare la ruggine che ho di dentro.
Arriverà settembre
come le foglie d’autunno tornerò alla terra
a primavera sarò di nuovo margherita.

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