L'Uomo

giovedì 10 ottobre 2013

UGGIOSA LA SERA

Uggiosa la sera
nel respiro d'autunno,
il silenzio della casa,
quasi parlante all'anima.
Mi dovrei fidare
di un dottore ammalato di quotidianità
negli ospedali vestiti di carriera,
eppure me ne resto qui,
pensiero sui vetri
dove la pioggia s'infrange con forza,
sorseggio piano la mia coca e rum,
forse brindo a te,
e non so neanche se mi stai pensando,
mi viene naturale canticchiare una canzone di Vasco,
va bene va bene così, anche se non mi vuoi bene va bene così.
Sorseggio piano
come a gustare il sapore buono della vita,
in certi momenti, mi trovo forte nelle difficoltà,
comincio a disegnare un nuovo arcobaleno per il giorno che verrà.
Scrivo una poesia e la nascondo
tra i petali delle rose del tuo giardino.
Leggendola sentirai il fruscio di una carezza
Magari la lascerai lì,
ma te la scrivo lo stesso
i poeti sono fatti male,
rincorrono sogni facendosi male
ma almeno si sentono vivi.

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