L'Uomo

domenica 21 dicembre 2014

NOI

Mi nascondo nella nebbia
abile bambino nell’arte del nascondino,
lasciando la frenesia sui marciapiedi senza tempo,
abbandonato in te mi riprendo la vita.
Parole vuote raccolte nelle sere del nulla
Dove l’apparire conta più dell’essere,
parole vuote che scuotono
cambiano lo sguardo nel quotidiano,
ma restano sempre parole vuote.
Ti vivo e quieto l’inquietudine.
Ti ricordi erano giorni di luglio,
giorni che stavo pensando
che togliere la giacca delle malinconie all'anima fosse impossibile,
non restava altra via che il volo verso l’Eterno.
Ci si annusava, poi una sera
una di quelle che pensi che non possa succedere nulla
invece arriva quel pizzico di magia
che investe cuori disarmati.
Amo i mattini silenziosi come questi,
quei mattini in cui puoi ascoltare il tuo dentro,
liberare una lacrima che trattiene il respiro.
Sono sotto a un lampione a respirare,
la carezza umida della nebbia sfiora i sensi.
Dovrei cercare un documento per ricordarmi chi sono,
poi basta pensare ai tuoi occhi
stelle polari di un cielo infinito
per sapere che io finisco dove arrivi tu,
poi e' un noi che vale una vita.


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