L'Uomo

sabato 21 febbraio 2015

ACCAREZZATO D'AMORE

Puoi darmi una parola,
sussurrata, urlata, rubata all’aria,
basta lasciarla accarezzare l'anima
nasce un fiore.
La sera per farsi bella
ritarda ogni giorno di più la sua venuta,
è vanitosa nello specchio della luna,
mentre l'aria profuma di fragole e di margherite,
mentre il mare fa pace con il cielo.
Sto parlando a te
che sei là oltre il tutto,
mi ascolti, magari canti con me,
non recito più versi alle stelle
li lascio sulle panchine del tempo
per i viandanti distratti.
Dovrei aver perso la pazienza
contro gli arroganti e i saccenti,
ma il sorriso non si spegne,
arde per un amore infinito.
Il giorno si veste d’inverno
disegna il mio respiro sulle strade
libere dalla carezza della notte.
Mi libero in volo
sopra i pensieri senza nome
della gente anonima
che arranca senza parole,
mute lettere chiuse nell'io senza vita.
Alzo gli occhi al cielo
brandendo un fiore come una spada,
sono io il folle e voi i normali?
Poi abbasso lo sguardo,  sorrido
si sono io vivo e rotolante
come una pietra lanciata dal torrente all'infinito,
che si sono io il folle che parla d'amore
si veste di emozioni per cui vale veramente la pena di vivere.
Poi ci sei tu che alla sera mi aspetti
per donarmi un abbraccio
dove sentirmi uomo e riposare
accarezzato da Amore.

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