L'Uomo

martedì 12 maggio 2015

PROFUMO DI TE, PROFUMO DI VITA

Nebbia sul mare che leggera lo avvolge,
quel silenzio dell'albeggio che rende muto anche lo spirito inquieto.
Provo a prendermi l'orizzonte con le dita,
ma lui riottoso rimane fermo e sfuggente.
Ho fermato il tempo,
 il pensiero suona con i timidi raggi del sole  una nenia d'amore.
Mi sento solo ma non mi sento solo,
mi sento amato e ritengo d'essere fortunato.
Respira piano il mare sui cornetti di cioccolata
che sporcano la barba dei poeti inquieti.
Non sai mai a quale fermata scende la vita,
la morte non annuncia mai la sua venuta,
si presenta e basta. 
Si bevono i giorni tutti d'un fiato,
cogliendo il racconto dei fiori
che dondolano in un maggio incerto.
Mi fermo a raccogliere sassi,
sono le lettere che porta il mare,
la nostra esistenza, un’assieme a quattro mani nella terra
a seminare i fiori di domani,
appoggio il dolore ad un albero
vesto l'abito della festa,
profuma di te.


2 commenti:

  1. Ma che bella . Sentimenti profondi descritti in maniera diretta e senza smancerie . Complimenti

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    1. Grazie Luigia per la visita al mio diario di viaggio

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