L'Uomo

martedì 18 agosto 2015

LA PIOGGIA DI FERRAGOSTO


Resto qui,
ad ascoltare il respiro della pioggia,
profumo forte della terra,
senza malinconia liberando il passato.
Ho seguito il corso dell’acqua
sui rami dei gerani bruciati dal sole.
Gli orologi sono fermi
o sono io che non colgo lo scandire del tempo;
d’improvviso fa sera,
scendo per strada ubriaco d’amore.
Ho acceso il fuoco
sul bagnasciuga dei sogni,
la chitarra l'ho nel cuore,
aspetto il tuo arrivo.
Danzerai scalza
sulla sabbia profumata di salsedine
seguendo il ritmo dell'emozione di te nel cuore,
sarà poi un tango
con il mare come scenografia,
aspetteremo che la luce spenga la notte,
spogliandoci della luna e di un cielo stellato
ci vestiremo di sole,
saremo l'invidia per tutte le anime cieche.

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