L'Uomo

lunedì 31 agosto 2015

LA DIFFERENZA

Se non fosse per la tua luce,
sarei già' sceso da questo treno
che viaggia senza fermate verso il cielo.
Troppo aspro il vivere,
troppi aspri quest'anni vissuti senza pace.
Lampi di felicita', momenti,
poi la notte torna a vestire i pensieri.
Oggi per esempio spegnerei il cielo,
fa troppo male.
Sono un abile pugile che sa incassare,
ma sono stanco di fisico, stanco di testa.
Mi aggrappo come naufrago disperato al mio Amore,
basta un tuo abbraccio e faccio pace con me stesso.
Poi ci sono certi mattini silenziosi
che profumano di te,
odore salmastro delle rose
mescolato al caffè dei sentimenti.
Nuvole leggere a disegnare sorrisi d'angelo sull'anima,
come sarto d'amore
mi adopero per disegnarti un abito di emozioni,
ago e filo di un sentimento che spazia tra cielo e mare.
Basta poco ad una margherita per sentirsi felice,
a me basta la tua mano che lieve mi accarezza i capelli
quasi a portare via l'inquietudine,
a me basta guardarti negli occhi e baciarti
per sentire l'armonia della cascata
che forte accarezza le rocce levigandole.
Sono forte, forse no,
però ci sei tu,
questo fa la differenza
tra un poeta e un uomo disperato.


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