L'Uomo

lunedì 10 agosto 2015

UNA FISARMONICA INNAMORATA


C'e' sempre un senso di malinconia nel lasciarsi,
che abbraccia il senso dell'attesa
in un suadente tango
a ritmo di una fisarmonica innamorata.
Il destino amaro affligge la fisicità,
ma non addormenta l'ardore di essere uno nell'altro.
Mille pensieri sospesi tra la pace e l’inquietudine,
metto la maglia e mi incammino;
percorro i marciapiedi dell'infanzia,
seguendo le orme del bambino che fui,
come girare indietro il videotape di una vita.
Ho rivisto il cane all'angolo che quieto sonnecchiava, 
l'uomo che lavorava con le sue mani per domare le onde.
Ho visto una donna anziana
appoggiata ad un davanzale intrecciare l'uncinetto
e tenere d'occhio un monello in bicicletta.
Non so cos'e' quest'umido che vela gli occhi
forse un ricordo,
forse una malinconia infinita.
Mi affaccio al mare
e' come se t'abbracciassi.
Ora uomo, viso segnato dalla vita e dal tempo,
gli occhi per guardarti dentro e accarezzarti l'anima.
Ora uomo ma ancora bambino
che correva a perdifiato sulle strade che sfioravano il cielo.
Forse è anche questo che mi salva, oltre il tuo amore.

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