L'Uomo

lunedì 15 febbraio 2016

FINALMENTE LA PIOGGIA



Nessuna luce accesa,
neanche il lampione di fronte alla mia finestra
riesce a tagliare il nero.
Pensieri che girano leggeri
cadendo pesantemente sul tappeto finto persiano.
Tutto tace o forse no,
resto sospeso nel respiro della notte.
Finalmente la pioggia in questo finto inverno,
ci avevano promesso la neve,
poi solo giorni di smog e un freddo stanco
che porta piccole gocce di rugiada.
Mi affretto voglio stendere l'anima,
mentre cerco i miei ricordi di bambino.
Poche immagini, tanto silenzio,
poche immagini e il senso di vertigine quando si cade giù.
La stessa finta quiete di allora
il mio rientrare tra questa mura
senza neanche il calore di un focolare.
Non ci sei, allora danzo con il profumo di te,
mi fa così bene sentirti addosso,
cerco una sigaretta un panama questa notte,
non trovo nulla se non i tuoi occhi
tu sei come un tatuaggio che ferma l' istante,
si i tuoi occhi per sempre.
Avrei voluto la neve per assaporare il tempo perduto,
prima il dovere poi i miei sogni,
prima il dovere poi i giochi silenziosi
cantilena della mia infanzia.
Ora ci sei tu
posso stendere l'anima e lasciare che tu la curi.

Si, ora ci sei tu.

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