L'Uomo

domenica 26 marzo 2017

NAMASTE'



Pensieri di una domenica pomeriggio,
sospeso con lo sguardo fuori
mentre un dolore mi tiene fermo a una sedia,
penso anche se so che pensare a volte fa male.
In fondo sono tutti capaci
a riempire un foglio con le parole,
pochi a suscitare emozioni.
Ogni uomo rispetti le capacità altrui,
ogni uomo che scriva, sia capace di vestirsi di umiltà .
Troppi mercenari, finti saggi, abili imbonitori,
cialtroni blateranti sul sentiero del tempo
sanno accarezzare la tua vanità.
Troppi predicatori sanno la verità, pochi la amano,
troppi padroni pochi leader.
Non so se esiste un fato, un fottuto destino,
che come binario indirizza silenziosamente il tuo cammino,
so che e' tempo di accarezzare la terra,
gettare i semi e essere bravi nell'arte della pazienza.
Vivere e' il mestiere più difficile che ci sia,
io non sopravvivo, sarebbe troppo facile.
Oggi dicono pioverà,
domani un arcobaleno porterà speranza e avrà i tuoi colori.
Cerco il mio panama, questa prima luce di primavera mi da noia,
il paltò è ancora appeso lungo il corridoio
e non vuole conoscere la polvere delle stagioni che passano.
Rovisto nelle tasche a cercare una sigaretta
no non fumo, 
ma a volte lo faccio nervosamente
per far tacere i miei demoni.
Sto pensando a noi,
che soffriamo perché viviamo contromano
nell’autostrada del tempo
che cammina dritta verso il nulla
dimenticando emozioni e umanità.
Noi abbiamo bisogno di fermarci,
respirare vita in un abbraccio tra i fiori
nei prati dell’immensità.
Namastè al mondo, 
e poi che vada a farsi fottere,

io te ci bastiamo. 

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