L'Uomo

giovedì 5 ottobre 2017

LA POESIA DI MEZZANOTTE


Nebbia improvvisa al mattino,
l’alba non è mai un ipotesi.
Questo essere corolla tremolante
al soffio del destino mi strugge
mentre mi piego alla carezza della grande luna rossa.
E’ tempo di vele nuove per la mia anima,
che fluttua leggera come una barca senza meta.
Hai lasciato un giglio imbevuto d’amore nel cuore,
braccia forti  per tenermi
e farmi scivolare nell’oblio.
Danzo leggero sulle note d’autunno,
a volte questa malinconia mi strugge,
vorrei solo essere leggero e luce.
Apri le braccia amore mio
oggi non ho voglia di vivere questo mondo.
Il poeta è stanco,

l’uomo di più.

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