L'Uomo

giovedì 1 marzo 2012

LA SERA JESINA

Mi accarezzo la barba
mentre la sera jesina
disegna sfumature rosse
sui vetri consumati dall’ansia
del vivere a 100 allora.
Penso a come sarebbe
se oltre il nostro parlare
senza stancarsi mai
arrivasse l’amore.
Provo a immaginare
i mattini colorati
i giorni così così
i tramonti ad ascoltare i pellicani.
Mi accarezzo la barba
nulla sembra distrarmi
mentre la sera jesina
disegna nell’anima
traiettorie d’emozioni
che suonano dolci
le corde dell’arpa
di un sentimento mai domo.
Mi accarezzo la barba
mentre la prima stella
lieve si appoggia sulla mano
sorrido
senza sapere perché…….
sorrido
anche se dentro qualcosa fa male
ho imparato  a nascondere al mondo
i miei occhi  per non far leggere
la malinconia di certi momenti
ma non posso far tacere il cuore
che disegna i suoi pensieri
su fogli bianchi senza stancarsi.
in fondo tu assomigli al tassello
che completa un quadro
quella nota di colore
che seppur piccola
è capace di accendere la notte.
A volte vorrei comprendere
il senso di questo mio vivere
il senso di questi miei pensieri
ma ci sono domande senza risposte
spengo la luce
metto in moto la macchina,
sospiro
mentre sento amaro sulle labbra
bevo un po’ d’acqua
e parto

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