L'Uomo

martedì 15 settembre 2015

IL POETA NON SONO IO


Ho dei versi che si agitano dentro,
sospinti da questo venticello fresco che sa d'autunno.
Come frutta matura piano,
poi la mano del poeta
li disegnerà su fogli bianchi,
nasce così un'emozione,
no il poeta non sono io,
e’ il cuore, io sono l'attento viandante.
Un toscanello per amico,
dimenticando il ciarlare del medico premuroso,
respirando la sera tra le primule in fiore,
ho tirato fuori il mio panama.
E' settembre, l'uva chiama,
anche una pioggia e' permessa,
mi preparo ad incontrare un amico
che tutte le notti veglia sul mio sonno,
anche se un po' ingombrante
fa la guardia al mio tempo.
Incontrarlo è stato come ricominciare,
non da tre, ma da un amore grande.
Suadente malinconia
a volte prende alloggio nel cuore senza chiedere permesso,
stende i suoi panni sull'anima,
quasi in maniera irriverente.
La finestra dell'anima apre su di te,
io che immagino di accarezzare i tuoi sogni in silenzio senza fare rumore.
Ho parlato alla luna vestendola con il mio paltò di emozioni,
lei scontrosa vuole ancora vestirsi d’estate
cortesemente rifiuta negandomi il suo quarto più bello.
Provo a vestirla con la luce di Amore
lei vanitosa s' affretta a imbellettarsi e a specchiarsi sul mare.
Un’onda mi canta la ninna nanna,
spengo il mio toscanello e provo a dormire.

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