L'Uomo

sabato 19 marzo 2016

LETTERA A MIO PADRE


Sì lo so sono grande,
si lo so orma è passato
si lo so al silenzio dovrei rispondere con il silenzio
ma non e' facile, quando un dolore ti veste l’anima
non puoi soffiarlo via.
Hai preso i vetri
sogno infranto di una donna
hai lasciato un solco nel mio cuore,
una ferita che il tempo non cuce, assopisce.
Resta uno scoglio che la vita bastarda con un onda scopre.
Oggi simbolo della tua sconfitta e segno della mia vittoria.
Vorrei solo sedermi su di una nuvola
prendere un caffè con te, so che tu non parleresti,
i vigliacchi guardano sempre altrove
inseguiti da una verità mordente
cercano un riparo dove attendere.
Ti lascerei una borsa con tutto il male che hai fatto,
sarà il tuo vaso di Pandora.
Fuori c’è il sole, la primavera prepara la tavola del cielo, 
io preparo un fiore per il mio amore
in questo giorno che vorrei cancellare da tutti un calendario
un simbolo, ma non basta fare finta di niente.
in questo giorno,  in cui mi sento ancora addosso un grembiule azzurro.
Penso al mio amore
che sa spegnere la notte dei pensieri e sa donarmi la luce,

a volte una carezza può cambiarti la vita.

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