Resto in silenzio
ad ascoltare il canto liberatorio del cielo,
dopo un inverno avaro,
scivolano leggere le gocce
sulla carta vetrata della mia pelle.
Ci si stanca di combattere,
eh si ci si stanca parecchio a vivere con l’anima di fuori,
si vorrebbe stringere il proprio amore al petto e spegnere
la luce,
magari domani e' davvero un giorno nuovo.
Io e te, vestiti di
lenzuola di seta
uniti in un respiro,
mi perdo nell’emozione
della tua schiena nuda
vestita dalla notte,
mentre ti giri piano
e chiudendo gli occhi ti lasci andare.
Le mani di pianista emozionato
scivolano leggere sui sensi,
fino a farti mordere un labbro.
Restare nudi mentre le stelle
adornano i tuoi seni
che chiamano ancora le mie labbra.
Saremo sfiniti albeggiando
ma pieni di noi e basta.
Amarti è mettere il seme nella terra.
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